Claudia Mazzitelli vive ed opera a Caserta, sua città natale, con studio in Viale A.  Lincoln, 28. E’ presente sulla scena espositiva dal 1992.

Con le sue opere ha partecipato alle Biennali e alle Fiere di Arte Contemporanea nazionali ed internazionali, è stata inserita in Rassegne e Progetti culturali di assoluto rilievo, ha ottenuto Premi e Riconoscimenti molto ambiti.

Oggi, le originali “pittosculture” da lei realizzate sono presenti, anche in esposizione permanente, in Musei e in pregevoli contesti culturali italiani ed esteri, confermando la validità delle ricerche creative intraprese e la particolarità delle tecniche utilizzate con plauso di pubblico e critica.

Claudia Mazzitelli è un’artista riconosciuta da A.I.A.P.I.- Associazione Internazionale Arti Plastiche Italia/ UNESCO Official Partner.

Claudia Mazzitelli nel suo impegno vocazionale, volto da sempre a dare nuovo impulso alla creatività e alla ricerca, verifica sul campo quelle dimensioni, quei rapporti, quei legami vitali imprescindibili che garantiscono ogni persona nella sua autenticità, nei diritti che la tutelano e nel rispetto dei doveri praticati.

I suoi percorsi d’arte, costruiti sulla logica incrollabile e sulle istanze della vita, inventano ulteriori confini tradotti in quel linguaggio espressivamente motivato che diviene caratteristica distintiva di tutte le sue opere e risulta fortemente collegato alle problematiche del tempo dell’incertezza che stiamo vivendo. Claudia Mazzitelli interpreta l’Arte nel suo ruolo di invenzione creativa per meglio rispondere all’esigenza di comunicare oltre i termini del contingente e dell’attuale, proiettarsi nel divenire e trasformarsi in spazio che comunica per meglio definire le grandi problematiche sociali anche nella intuitiva ricerca di possibili soluzioni. 

Nelle sue prime opere, l’artista, prova a denunciare lo sfruttamento selvaggio della natura, richiamando l’attenzione su quei rischi, completamente sottovalutati, che derivano dello sconvolgimento degli equilibri naturali. Intorno agli anni ’90 nasce Natura Cotta, un singolare percorso d’arte che investiga l’entità dei danni prodotti all’ambiente, preannunciando in parte gli sconvolgimenti climatici che tristemente affollano la cronaca contemporanea.    

Nel suo investigare, Claudia Mazzitelli, perviene poi anche alle ricerche successive, condotte sui Dive Out, sulla Realtà Virtuale e sulla Clonazione, dove non senza ironia, sono svelati molti degli effetti deleteri prodotti sul nostro esistere dalle menti distorte di tutti quelli che, confortati dall’egoismo, generano ingenti danni all’ecosistema nel nome di un Progresso mal gestito e dissennato. Nel comune naufragio del disorientamento esistenziale, l’umanità, consapevole solo in parte degli errori commessi, avverte la necessità di proteggersi dall’instabilità della vita vissuta e, diffidando dell’ambiente di appartenenza, cerca rifugio in ambiti diversi, all’apparenza più familiari. Nella crisi del genere umano e dell’intero pianeta, sconvolti dalle prevedibili conseguenze, trovano le loro origini ingannevoli realtà parallele laddove l’informatica, tra curiosità e innovazione, prova a proporre i suoi spazi virtuali apparentemente ospitali e sicuri, pronti ad accogliere l’uomo, a distrarlo dalle sue problematiche, affascinandolo con tecnologie via via sempre più avanzate. La possibilità di creare e gestire le cose in ambito virtuale genera, purtroppo, ulteriori danni nella vita reale: nasce così anche l’ambizione di investigare, modificare e ricreare i percorsi genetici naturali, clonandoli alterati per assecondare i desideri dell’umanità, valutandone solo le presunte esigenze e non le conseguenze.

Sulle tele di Claudia Mazzitelli trovano spazio molte di queste considerazioni, idonee ad alimentare riflessioni approfondite sulle problematiche sociali del nostro tempo, generate da ruoli ed umani comportamenti. Dall’analisi cronologica degli accadimenti l’attenzione dell’artista si concentra poi sulle dimensioni identificative della donna contemporanea, nella piena consapevolezza di quanto la storia dell’umanità, scritta al maschile, non abbia offerto la possibilità di comprenderne la valenza, le capacità e le competenze.

Nasce così, agli albori del nuovo millennio, una ulteriore ricerca artistica, decisamente innovativa ed originale, denominata Histoire Femme che, investigando l’universo femminile propone una splendida galleria di “ritratti” di donne propositive di pluralità di modi di esserci al mondo in consapevole dignità di ruolo.

Al centro delle prerogative femminili del novecento Claudia Mazzitelli pone quelle impegnate di Palma Bucarelli che, all’onestà del pensiero, all’intransigenza della scienziata, aggiunge il coraggio dell’eroina, praticato in tempi difficili per salvare il patrimonio artistico della Galleria D’Arte Moderna di Roma. Palma, alla dignità manifestata nei suoi ruoli ben esercitati, congiunge quell’avvenenza femminile che la rende Donna e Diva esemplare. Ispirata a quella protagonista, l’artista affronta tutte le problematiche estetiche e sociali esistenti, conformandosi alla pratica culturale della Signora dell’Arte che, nella sua coerente completezza, è riferimento senza confronti. Non c’è, quindi, settore etico – estetico che non possa essere investigato con le tensioni ispirative dell’esemplarità, che pone la donna su un piedistallo elevato e fa dipendere l’umano comportamento da un vitale giudizio che non ha alternative.

Claudia Mazzitelli, in quanto donna, racconta in ogni tela la realtà al femminile  e si serve dei suoi sentimenti, delle sue emozioni e della sua innata creatività per definire le protagoniste della sua ricerca. Dipinge donne forti, positive, composte, eleganti, perfettamente consapevoli delle capacità che posseggono, dotate di valori e punti di riferimento. Le protagoniste dell’Histoire Femme si servono della cultura e dell’ingegno per realizzare i loro irrinunciabili sogni con la speranza di progettare un futuro migliore per se stesse e per il mondo in cui vivono: hanno un’anima straordinaria che arricchisce la loro infinita umanità e riesce a donare più vita alla vita anche nelle quotidiane incertezze del tempo della continuità.  

Angelo Calabrese

Claudia Mazzitelli
The artistic path begins in the Eighties with ‘Natura Cotta’, a research that investigates the insane exploitation of natural resources and the probable risks, often underestimated.
In the nineties, further research come to life, titled DIVE OUT, Virtual Reality, Cloning, in which, not without irony, the damage caused to the ecosystem in the name of poorly managed and insane progress is revealed, as well as the deleterious effects produced on the life of humanity.
The study of social problems and human behaviours produces the genesis of a further artist researching the Histoire Femme, linked to the difficulties of women of our time. Investigating the female universe, this artistic path offers a splendid gallery of “portraits” of excellent women, with a plurality of ways of being in the world in conscious dignity of role.
They do notrenounce the right to beauty and precise identification, but ask to be able to assert themselves in all the roles in which they can legitimize authoritative skills. Vote to make sense of life renewed through their love, to work, to fight professionally, to remind the world that you were sung by epic poets as lovers and warriors with swords and shields, to be heirs of biblical heroines, to having witnessed and instilled the love of freedom, they are women who have always been ready to go further.